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La bleomicina

La bleomicina

FarmacoSi tratta di un farmaco antitumorale impiegato con profitto nella terapia del carcinoma squamoso del distretto testa-collo, della cute, della cervice uterina, dello scroto e del pene. Anche i tumori germinali si avvantaggiano di tale prodotto e talune neoplasie ematologiche nonché il sarcoma di Kaposi. Occorre cautela nella somministrazione poiché si può avere una reazione anafilattica ed inoltre il farmaco in una certa percentuale di pazienti può indurre fibrosi polmonare. Come prima somministrazione si esegue una dose test di una unità per verificare se vi è intolleranza. La bleomicina è tra quei farmaci che risultano potenziati nella loro efficacia dalle applicazioni di ipertermia. Il sinergismo con il calore migliora i risultati terapeutici.

Dr. Carlo Pastore

La neoangiogenesi

La neoangiogenesi

provette_analisi_NCosa si intende per neoangiogenesi? Essa è la formazione di nuovi vasi sanguigni all’interno di un tessuto.
Parlando di oncologia ovviamente mi riferisco alla formazione di una nuova rete di vasi all’interno di un tessuto tumorale. Sino alla dimensione di 1 mm3 di volume il tessuto tumorale è in grado di nutrirsi assumendo risorse dai fluidi circostanti per diffusione; oltre tale dimensione necessita di una nuova rete vascolare propria per nutrirsi, pena la necrosi. Tale rete vascolare è ovviamente anch’essa costituita da cellule aberranti, da qui la sua non piena efficienza ed il fatto che grandi masse tumorali presentino delle estese aree necrotiche al loro interno.
Da decenni di tenta di arginare la crescita tumorale pensando di agire sulla costruzione delle sua nuova rete vascolare. La moderna oncologia dispone oggi di nuovi farmaci che inibiscono i fattori di crescita dei vasi sanguigni (uno degli esempi è il bevacizumab e lo sviluppo di sempre nuove molecole volte in questa direzione risulta assai promettente. Il danno vascolare nel tumore può essere amplificato dalla concomitante applicazione di sedute di ipertermia a radiofrequenza.
Dr. Carlo Pastore

Paragangliomi

Paragangliomi

provette_analisi_NI paragangliomi sono delle neoplasie che originano dai tessuti paragangliari che sono delle strutture chemorecettrici. Originano perlopiù nella regione cervicofaciale ed hanno un atteggiamento prevalentemente benigno essendo rare le forme con diffusione metastatica.

Qualora si abbia a che fare con una forma maligna gli organi maggiormente coinvolti dalle localizzazioni metastatiche sono polmone, linfonodi, fegato e scheletro. Le cellule dalle quali parte la trasformazione neoplastica fanno parte del sistema neuroendocrino e per tale motivo spesso si rileva una positività all’octreoscan che indica la possibilità di un trattamento con octreotide.
Anche i paragangliomi benigni tendono inesorabilmente alla crescita locale con evidente disturbo alle strutture sane circostanti. La terapia d’elezione per queste forme localizzate è quella chirurgica sebbene anche la radioterapia abbia il suo ruolo.

Essendo una neoplasia riccamente vascolarizzata ed essendo le cellule tumorali indovate tra i vasi sanguigni la radioterapia frena la progressione ma non fornisce una sensibile diminuzione volumetrica della massa già esistente. La strategia terapeutica migliore per la malattia diffusa non è ancora ben definita. L’ipertermia può per i suoi presupposti teorici essere terapia utile e da approfondire nel suo impiego in tale patologia.

Dr. Carlo Pastore
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