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Tumori della vagina e della vulva

Tumori della vagina e della vulva

 Fiore gialloSi tratta di neoplasie a bassa incidenza, rilevabili in fase precoce grazie alla visita ginecologica.

Tuttavia esistono anche delle condizioni in cui la malattia viene evidenziata in fase metastatica.

Questi tumori a partenza dall’apparato genitale femminile rispondono poco ai trattamenti farmacologici pertanto l’approccio in chemioterapia nelle fasi avanzate di malattia ha solo uno scopo palliativo.

I presidi fondamentali sono rappresentati dalla chirurgia e dalla radioterapia, ottimi strumenti per il controllo loco regionale della malattia.

A questi presidi si può abbinare l’ipertermia nell’ottica soprattutto di un potenziamento locale della radioterapia. In sostanza molto importante è la prevenzione con controlli dal ginecologo periodici.

Dr. Carlo Pastore

Alimentazione dei malati oncologici

Alimentazione ed oncologia

cucchiaioIl paziente oncologico spessissimo presenta problematiche legate alla carenza alimentare ed allo scarso apporto di nutrienti.

La scienza dell'alimentazione interviene in modo preponderante nel colmare queste lacune. La supplementazione energetica talvolta si impone data l'energia delle terapie e l'aggressività della patologia tumorale.

Anche la nutrizione enterale mediante sondino nasogastrico o parenterale consentono di sostenere l'ammalato.

Accorgimenti particolari debbono essere tenuti in quelle condizioni di deficit severo di un organo (ad esempio fegato o rene) con restrizioni dietetiche. Altrimenti ogni alimento può essere preziosa fonte di energia.

Contro la cachessia neoplastica, cioè il decadimento delle condizioni generali con la eccessiva magrezza, determinata dalla presenza nell'organismo del tumore, si possono impiegare farmaci oressizzanti (cioè che stimolano l'appetito) quali i procinetici metoclopramide, levosulpiride, clebopride oppure il medrossiprogesterone acetato o la ciproeptadina

Dr. Carlo Pastore

La metastasectomia

La metastasectomia

margheriteCosa si intende con questo termine? Letteralmente si allude all'asportazione di una localizzazione metastatica di un tumore.

La malattia tumorale metastatica, benchè in taluni casi non rappresenti una condanna assoluta, può essere considerata senza dubbio come una condizione clinica seria.

I progressi continui e costanti della medicina hanno portato alla possibilità di intervenire chirurgicamente anche in condizioni nelle quali in passato non si sarebbe mai pensato di operare.

Un esempio molto calzante è rappresentato dalle metastasi epatiche e polmonari da tumori colorettali.

Se in numero limitato e posizionate in regioni di tali organi accessibili ed asportabili, possono essere escisse.

Certamente ciò non da garanzia di guarigione assoluta ma aumenta le possibilità di una radicalizzazione del tumore.

Altro esempio può essere rappresentato dalle metastasi cerebrali che talvolta possono essere asportate. La combinazione delle altre strategie terapeutiche a completamento in regime di adiuvanza (chemioterapia, ipertermia, radioterapia) può portare a delle guarigioni complete e durature.

Dr. Carlo Pastore

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