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Versamento pleurico

Versamento Pleurico

prato fioritoLa raccolta di liquido tra i foglietti pleurici (la pleura è una membrana che riveste i polmoni e ne consente i movimenti respiratori) viene denominata versamento pleurico.

Può avere diversa genesi ma parlando di oncologia poniamo l’attenzione sulla raccolta di liquido causata dalla presenza a livello della pleura di cellule tumorali provenienti dal polmone adiacente o da un tumore primitivo della pleura denominato mesotelioma.

Rare sono metastasi pleuriche da tumori dislocati in altri distretti corporei. Il coinvolgimento della pleura da parte di una neoplasia rappresenta un criterio di non operabilità.

Pur non essendo una condizione operabile sono possibili diversi approcci per limitare od eliminare la formazione di versamento pleurico.

Il primo è il drenaggio del liquido mediante toracentesi e l’istillazione nel cavo pleurico di mitomicina C, il secondo consiste nel cosiddetto talcaggio.

Il talco è un materiale inerte che provoca localmente la formazione di tessuto fibrotico e la chiusura dello spazio tra i foglietti pleurici. In tal modo il liquido non si accumula più.

Se il versamento pleurico è stato drenato o non è massivo è possibile applicare della ipertermia a livello toracico.

Sia il mesotelioma che le neoplasie polmonari primitive possono avvantaggiarsi dell’abbinamento alle altre metodiche terapeutiche di ipertermia capacitiva.

Dr. Carlo Pastore

Fisioterapia ed oncologia

Fisioterapia ed oncologia

ulivoIl paziente non può e non deve essere ridotto ad un numero e pertanto occorre fare attenzione a tutti gli aspetti correlati alla patologia tumorale, anche quelli più strettamente attinenti le attività della vita quotidiana, il benessere psichico e la qualità della vita.

In quest'ottica, oltre che in quella strettamente riabilitativa, può essere inquadrato il ruolo della fisioterapia.

L'ammalato diviene parte attiva di un progetto di recupero che consolida il morale oltre che il corpo. Anche in quelle condizioni nelle quali non vi è speranza di guarigione.

Esercizi passivi od attivi possono migliorare il tono muscolare e lenire la dolorabilità che può accompagnare la patologia tumorale; una moderata attività fisica migliora il circolo sanguigno localmente e diminuisce la possibilità di eventi trombotici e/o ischemici.

Quindi, fisioterapia si, sotto lo stretto controllo di personale esperto.

Dr. Carlo Pastore

La prevenzione dei tumori

La prevenzione dei tumori

 foto di provetteCapitolo molto importante della lotta al cancro è la prevenzione. Tanto se ne parla ed effettivamente un programma di prevenzione mirato può salvare molte vite.

Ovviamente va differenziato tra individui di sesso maschile ed individui di sesso femminile.

Inoltre va personalizzato rispetto alle abitudini di vita. Il vizio del fumo, deprecabile di per se quanto diffuso, porta un notevole incremento della possibilità di ammalare di diverse forme tumorali, in particolare quelle delle vie aeree.

Su 10 ammalati di neoplasia polmonare 9 sono fumatori. Pertanto è buona norma, se proprio non si riesce a smettere, eseguire una RX del torace (in due proiezioni, anteroposteriore e laterolaterale) una volta l'anno.

Addizionare la propria dieta con 500 mg giornalieri di Vitamina C, da assumere periodicamente, può contrastare i danni portati dalla produzione di radicali liberi indotti dal fumo di sigaretta nell'organismo.

Ripeto: meglio sarebbe abbandonare l'abitudine al fumo. Oltre i 45 anni il dosaggio del PSA (PSA totale, PSA free ed il rapporto tra i due) è opportuno quale monitoraggio delle condizioni della prostata.

Il tumore prostatico difatti è nemico subdolo che anche con il solo dosaggio del PSA può essere scoperto. Quello del PSA è uno dei pochi casi in cui un marker tumorale può essere impiegato con profitto anche in programmi di prevenzione.

Difatti il suo rilievo oltre certi valori correla strettamente con neoplasia prostatica. Dopo i 50 anni, sia nel sesso maschile che nel sesso femminile è opportuno eseguire una colonscopia ogni 5 anni ed analogamente una gastroscopia.

Attualmente stanno entrando nella consuetudine clinica (anche se non hanno ancora superato in toto la classica endoscopia) la possibilità di impiego di una videocapsula per studiare stomaco e duodeno e della TC con colonscopia virtuale per studiare il colonretto (per maggiori informazioni circa questa metodica è possibile visitare il completissimo sito web www.colonscopiavirtuale.net).

Grande importanza riveste poi la prevenzione dei tumori del seno. Sino ai 35 anni l'ecografia mammaria risulta la metodica principale, successivamente va integrata con l'esame mammografico.

Il controllo dovrebbe essere effettuato annualmente, come anche annualmente andrebbe eseguita una ecografia pelvica per verificare lo stato dell'ovaio ed un pap test per scongiurare o scoprire per tempo neoplasie della cervice uterina.

Gli esami generali del sangue andrebbero invece eseguiti annualmente così come l'esame delle urine. Controlli cadenzati e scrupolosi non mettono al riparo al 100% dall'insorgenza di un tumore ma rendono possibile accorgersi per tempo che qualcosa non va e salvano in molti casi la vita.

Dr. Carlo Pastore

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