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Octreoscan

Octreoscan

provette_analisi_NI tumori solidi possono presentare al loro interno delle cellule con differenziazione neuroendocrina. Oltre il dosaggio della cromogranina A (siglata CgA) è possibile effettuare una indagine radiologica per verificare questa eventualità.
 
Si tratta di una metodica scintigrafica che usa un tracciante radiomarcato (111 In-pentetreotide) per evidenziare la presenza di recettori per la somatostatina (ed ovviamente i suoi analoghi octreotide e lanreotide).
 
Una positività di questa indagine strumentale apre la strada all'abbinamento a chemioterapia, radioterapia, ipertermia dell' octreotide (vedi articolo) o lanreotide nella cura della neoplasia.
 

 

Dr. Carlo Pastore

Il timoma

Il Timoma

provette_analisi_NSi tratta di una neoplasia rara che prende origine dal residuo timico ossia da ciò che resta dopo l’involuzione fibroadiposa che avviene in adolescenza del timo (organo posizionato dietro lo sterno, nel mediastino, deputato nei primi anni di vita alla maturazione degli elementi del sistema immunitario).
I timomi spesso si accompagnano ad una sindrome paraneoplastica definita miastenia gravis (malattia autoimmunitaria con produzione da parte dell’organismo di anticorpi diretti contro il recettore dell’acetilcolina a livello della placca neuromuscolare). Hanno una malignità variabile correlata con le cellule da cui è costituito il tumore.
La chirurgia è la prima scelta, quando però la malattia è in fase avanzata (con interessamento delle strutture del mediastino o di organi a distanza) è opportuna la chemioterapia. Può accadere di avere una positività documentata all’octreoscan, cosa per cui è opportuno abbinare un trattamento con octreotide.
L’efficacia delle terapie è aumentata dall’aggiunta di prednisone, cosa che però aumenta anche la tossicità delle stesse. Si può tentare un abbinamento con radioterapia e/o ipertermia per ottenere una maggiore aggressività locoregionale contro la malattia.
Le sedi metastatiche di più frequente osservazione sono il fegato, lo scheletro ed il sistema nervoso centrale (SNC).
Dott. Carlo Pastore.

Acido zoledronico

Acido zoledronico

farmacoTale farmaco (il cui nome commerciale è Zometa) viene impiegato con profitto nelle localizzazioni ossee da neoplasia e nell’ipercalcemia causata dalla presenza di metastasi ossee.

Si tratta di un difosfonato i cui meccanismi d’azione sono molteplici. Innanzitutto esercita una forte inibizione sugli osteoclasti (cellule dello scheletro responsabili del rimaneggiamento dell’osso) con conseguente diminuzione della calcemia e del riassorbimento osseo.

Inoltre la riduzione degli osteoclasti inibisce anche la proliferazione delle cellule tumorali localizzate nello scheletro per il minore rilascio di fattori promuoventi la crescita localmente. La modulazione dell’oncogene bcl-2 favorisce l’apoptosi (morte cellulare programmata) ed inoltre la modulazione delle proteine della matrice extracellulare e delle integrine di membrana inibisce l’angiogenesi

(formazione di nuovi vasi sanguigni). La sua somministrazione per fleboclisi avviene ogni 28 giorni.

Occorre monitorare la funzionalità renale del paziente e lo stato del cavo orale poiché si sono registrati rari casi di necrosi ischemica dell’osso mandibolare.

Dr. Carlo Pastore

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