Sopravvivenza in oncologia
Quanto mi resta da vivere ?
Senza dubbio questa domanda è la più frequente che mi sento rivolgere dal paziente o dai suoi familiari. La risposta è sempre la medesima: non è possibile stabilirlo con certezza e neanche con una buona approssimazione. Perché? Per svariati motivi
In primo luogo le neoplasie presentano un ritmo di crescita variabile da tumore a tumore e da paziente a paziente, inoltre molto dipende dalla risposta ai trattamenti che possono essere praticati (chirurgia, chemioterapia, radioterapia, ipertermia).
La popolazione cellulare tumorale nasce come omogenea per poi divenire fortemente eterogenea. Nel caso di tumori in fase avanzata, gli stessi trattamenti, via via che si procede nelle varie linee terapeutiche, selezionano delle popolazioni cellulari resistenti. Ogni cosa che viene al mondo compie una strenua lotta per rimanervi: quanto è vero ciò in oncologia!
Le cellule tumorali si difendono dagli attacchi esterni mettendo in atto tutta una serie di protezione volte a cercare la sopravvivenza della cellula. La ricerca in ambito oncologico tende alla comprensione di tali meccanismi per cercare di scavalcarli.
Dr. Carlo Pastore