Quando mancano le forze
Quando mancano le forze e l'ammalato è allettato
Le fasi più o meno avanzate di una malattia tumorale espongono il paziente ad un senso di prostrazione notevole.
I sintomi più comuni sono l'inappetenza, la stanchezza, l'inabilità a svolgere le attività della vita quotidiana, il disinteresse per il mondo circostante, la nausea, il vomito, il dolore (in genere diffuso).
Tutta la componenete fisica si embrica inevitabilmente con quella psichica in un mix letale di abbandono. Il miglioramento della sintomatologia fisica costantemente porta ad un miglioramento generale della sfera psichica e spesso con migliore risultato terapeutico globale.
Le famiglie tendono spesso ad essere iperprotettive nei confronti dell'ammalato: “non fare questo perchè ti stanchi!!”, questa frase la sento ripetere costantemente nel mio ambulatorio.
Sbagliato. L'ammalato necessita innanzitutto del non sentirsi ammalato. Perdonate la ridondanza delle mie parole e l'apparente banalità.
E' proprio l'integrazione nel tessuto sociale che manca talvolta a chi perde il proprio ruolo e si sente già da rottamare. Quindi: terapia di supporto energica per rimettere in carreggiata il paziente e ricondurlo per quanto possibile ad una vita normale.
Evitare l'allettamento previene anche guai peggiori quali piaghe da decubito e tromboflebiti. La cura attiva contro la malattia non può prescindere a mio avviso da una adeguata terapia di supporto... perchè? Perchè la vita è qualità ancor prima che quantità.
Dr. Carlo Pastore