Cura del cancro e alimentazione
Terapia oncologica integrata ed alimentazione
Il fenomeno cancro è complesso e probabilmente non risolvibile con un approccio unidirezionale.
Data la complessità dei fenomeni fisici e biochimici sottesi alla malattia oncologica è opportuno aggredire le cellule malate su più versanti; riflettendo sulla parola aggredire poi potrei dire forse non solo: anche ricondurre ad una ragionevolezza cellule che hanno perduto il senso di appartenenza potrebbe suonare bene ad orecchio attento.
Le cellule tumorali iniziano una loro crescita aberrante svincolandosi dai normali meccanismi di contatto con le altre cellule e di crescita e nella progressione neoplastica possono perdere sempre più le loro caratteristiche iniziali in quel processo di anaplasia che aumenta la loro aggressività.
Un approccio oncologico integrato prevede una combinazione di trattamenti fisici e chimici volti alla distruzione delle cellule troppo malandate ed al recupero, totale o parziale, di una quota cellulare non troppo dissimile dalla controparte normale.
Ecco che entrano in gioco la chemioterapia (anche nelle sue varianti metronomica, a bersaglio molecolare, antiangiogenetica), la radioterapia (con gli opportuni frazionamenti e meccanismi di protezione e risparmio dei tessuti sani circostanti), l'ipertermia (nella sua variante capacitiva profonda a radiofrequenza e/o total body ad infrarosso), la fitoterapia (allicina, resveratrolo, polidatina, estratto di zebra fish, curcumina ed innumerevoli altre che possono svolgere azione proapoptotica ed immunostimolante), l'alimentazione, la fisioterapia riabilitativa.
Vorrei soffermare l'attenzione su queste due ultime proposte. L'alimentazione deve essere presa in considerazione nella misura in cui gli alimenti modificano l'ambiente interno dell'organismo. Alcuni principi attivi contenuti negli alimenti possono modulare l'azione dei farmaci che vengono contestualmente somministrati ed inoltre possono impegnare delle strutture enzimatiche del metabolismo riducendone talune attività volte alla trasformazione di farmaci impiegati nella lotta la tumore.
Non da ultimo l'alimentazione può modulare il profilo ormonale nell'organismo interagendo con la crescita cellulare e con l'immunità. Se grande importanza ha l'approccio attivo contro la malattia contestualmente è fondamentale conservare un organismo in buone condizioni per affrontare al meglio la lotta: in quest'ottica una energica terapia di supporto è necessaria inclusa una fisioterapia riabilitativa e di sostegno volta a non far allettare od impigrire l'ammalato.
Una persona in buone condizioni mentali e fisiche può lottare al meglio delle sue possibilità.
Dr. Carlo Pastore