Le neoplasie polmonari (carcinoma del polmone)
Le neoplasie polmonari
Rappresentano delle forme tumorali gravate purtroppo da una mortalità ancora elevata. Questo perché spesso già alla diagnosi si presentano in forma localmente avanzata od in fase metastatica (fase diffusiva).
Tali neoplasie di suddividono in due grandi famiglie: tumori non a piccole cellule ed a piccole cellule (detti anche microcitomi).
La differenza tra le due classi è sostanzialmente terapeutica essendo comunque forme ad elevata malignità. Il cardine terapeutico per i tumori non a piccole cellule è rappresentato dalla chirurgia ovviamente ove sia possibile praticarla.
Accompagnano tale procedura la chemioterapia sistemica e la radioterapia. Nella malattia metastatica o localmente avanzata ulteriore ausilio terapeutico è rappresentato dall’ipertermia capacitiva profonda a radiofrequenza oncologica. Gli schemi terapeutici prevedono generalmente un trattamento a due o più farmaci, uno dei quali è un derivato del platino (cisplatino o carboplatino).
Nuovi farmaci a bersaglio molecolare hanno fatto la loro comparsa nell’armamentario terapeutico (erlotinib e bevacizumab quest'ultimo ha attitudine antiangiogenetica). I tumori a piccole cellule invece risultano inoperabili già dal momento della loro diagnosi poiché tendono ad una diffusione nell’organismo assai precoce.
Ultima frontiera terapeutica per le neoplasie polmonari non a piccole cellule (per quelle a piccole cellule tale approccio risulta anche in sperimentazione) è l'immunoterapia. Si tratta di sbloccare la reattività immunitaria nell'organismo contro la neoplasia. Ad oggi i farmaci più impiegati a questo scopo sono nivolumab e pembrolizumab.
Spesso si accompagnano alle cosiddette sindromi paraneoplastiche caratterizzate dalla produzione da parte della neoplasia (ed in particolare della sua componente neuroendocrina) di sostanze che mimano l’azione di ormoni o di neurotrasmettitori nell’organismo.
Cardine della strategia terapeutica per questo tipo di malattia è la combinazione chemioterapia + radioterapia alle quali, data l’elevata cinetica cellulare, si ha in principio generalmente un ottima risposta.
Le problematiche subentrano successivamente quando la quota cellulare resistente residua riprende la crescita e risulta insensibile ai trattamenti.
Terapia standard antiblastica per i microcitomi polmonari è rappresentata dalla combinazione cisplatino + etoposide.
Anche in queste neoplasie l’ipertermia trova impiego in lesioni metastatiche, soprattutto se dolorose. Le sedi di più frequente metastatizzazione per le neoplasie polmonari sono il fegato, il cervello, l’osso, il surrene.
Prof. Carlo Pastore