I tumori del colon e l'ipertermia
I tumori del colon e l'ipertermia
Le neoplasie del colon rappresentano una evenienza in costante aumento nei paesi Occidentali alla cui genesi contribuiscono largamente lo stile di vita, l'alimentazione ricca di grassi e povera di fibre, la scarsa abitudine all'attività fisica che favorisce il normale svuotamento dell'intestino con minore persistenza delle sostanze tossiche digerite a contatto con la parete.
Cosa fare? Prevenzione innanzitutto con un esame colonscopico periodico, con cadenze che debbono essere stabilite dallo specialista in virtù di età, predisposizione familiare, fattori di rischio.
Il moderno esame di TC con colonscopia virtuale può essere di ulteriore aiuto anche se a tutt'oggi non si può dichiarare ancora sostitutivo della classica endoscopia (pancolonscopia).
In effetti il tutto si può riassumere nel fatto che con pochi minuti di sofferenza ci si può salvare la vita. Quando invece è presente una neoplasia conclamata il primo approccio è senza dubbio chirurgico.
La prima cosa da fare è trovare un valido chirurgo che asporti la massa con tutte le cautele del caso esplorando l'addome e valutando se ci si debba allargare nell'intervento sotto la guida di una TC total body con mezzo di contrasto da eseguire prima dell'intervento.
Le neoplasie del colon hanno la tendenza a diffondere in diversi distretti dell'organismo ed in particolar modo in fegato, peritoneo, polmone, linfonodi locoregionali. Assai temibile è la diffusione peritoneale in quanto trattabile con maggiore difficoltà.
Fortunatamente oggigiorno sono disponibili nuovi approcci integrati (chirurgia, chemioterapia, ipertermia) utili anche per la diffusione peritoneale (carcinosi del peritoneo). Importantissima è dopo l'asportazione della massa tumorale la tipizzazione istologica.
Valutare lo stato di EGFR e k-ras ad oggi rivestono una grande importanza nelle decisioni terapeutiche del clinico oncologo. Il tutto per impostare una terapia più mirata e che ottenga maggior risultato.
Dal punto di vista della prognosi molto importante è lo stato dei linfonodi locoregionali ed ovviamente la eventuale diffusione macroscopica della malattia nell'organismo.
Non dobbiamo dimenticare che accanto ai nuovi farmaci cosiddetti a bersaglio molecolare (bevacizumab, cetuximab, panitumumab) esiste un ampia varietà di farmaci più “anziani” che presentano una adeguata efficacia in questo tipo di tumore.
Per fare un elenco dettagliato abbiamo come farmaci potenzialmente attivi nei tumori del colon i seguenti: 5-Fu, oxaliplatino, irinotecan, capecitabina, raltitrexed, tegafur, ftorafur, mitomicina C.
I vari regimi possono essere abbinati ad ipertermia. L'ipertermia trova in particolare indicazione nella fase metastatica di malattia ed in regime adiuvante combinata con la chemioterapia quando l'invasione locoregionale sia massiva e vi sia necessità dopo la chirurgia di contrastare l'eventuale malattia minima residua localmente presente.
Dr. Carlo Pastore