I tumori cerebrali
Le neoplasie cerebrali
Si tratta di neoplasie assai maligne nelle quali il presidio terapeutico principale resta la chirurgia.
La tendenza odierna è quella di operare nuovamente in caso di recidiva se è tecnicamente possibile. La terapia adiuvante dopo l’intervento è rappresentata dalla combinazione chemioterapia più radioterapia.
In quel frangente dignità additiva ha anche l’ipertermia nel potenziare ulteriormente l’efficacia delle due metodiche che ho precedentemente indicato. Non tutti i farmaci antiblastici riescono ad arrivare nell’encefalo (causa la presenza della barriera ematoencefalica).
Pertanto vengono impiegati solo quelli che vi giungono. Il precursore degli antiblastici ad azione nei tumori cerebrali è la carmustina, oggi impiegata raramente per l’avvento di farmaci di nuova generazione.
Essi sono la temozolomide e la fotemustina. La prima si assume in capsule (quindi per via orale), la seconda per fleboclisi endovenosa. Quando si è in presenza di malattia non trattabile chirurgicamente, la terapia si basa sulla combinazione chemioterapia più radioterapia, eventualmente potenziate con ipertermia.
Dr. Carlo Pastore