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Melanoma ed ipertermia

Melanoma ed Ipertermia

cellule staminaliL'ipertermia tra le sue peculiarità ha anche quella di stimolare l'attività del sistema immunitario.

Questo avviene perchè l'ipertermia stimola localmente l'arrivo di globuli bianchi con la produzione di citochine che aiutano la lotta contro il tumore.

Inoltre la vasodilatazione locale potenzia l'efficacia dei trattamenti farmacologici ed aiuta nel rimuovere i detriti cellulari derivanti dal disfacimento delle cellule tumorali.

Il melanoma è una neoplasia che risente molto dell'attività del sistema immunitario e pertanto rappresenta un modello biologico che ben si adatta nella risposta alle caratteristiche peculiari dell'ipertermia.

L'ipertermia può essere impiegata sia per masse localizzate che nella malattia metastatica. Le applicazioni di ipertermia vanno eseguite in tutte le regioni dell'organismo in cui vi sia malattia macroscopica. Opportuno senza dubbio l'abbinamento ad un protocollo di chemioterapia sistemica.

Dr. Carlo Pastore

La recidiva

La recidiva

celluleLa recidiva… una delle parole più temute e più temibili in oncologia.

In effetti una patologia tumorale recidivante presenta delle difficoltà in più nel suo trattamento rispetto ad una malattia che si presenta per la prima volta.

Questo perché innanzitutto la recidiva può interessare organi e strutture non suscettibili di asportazione chirurgica ed inoltre perché può insorgere in pazienti che sono già stati trattati in chemioterapia e/o radioterapia presentando una resistenza a trattamenti già sfruttati.

Come si colloca in questo contesto l’ipertermia? Ipertermia vuol dire allo stato dell’arte una terapia coadiuvante di ottimo livello, soprattutto non invasiva, indolore, non invalidante.

Quindi in questo stato di malattia senza dubbio abbinabile a quanto non è stato impiegato nel contesto adiuvante.

Oggigiorno la biologia molecolare ci aiuta grandemente nella lotta ai tumori e quando la malattia si ripresenta è buona norma prelevare un nuovo frammento di tessuto per eseguire una nuova analisi istologica accurata.

Il fenotipo ed il genotipo delle cellule tumorali mutano nel corso di quella crescita tumultuosa ed incontrollata tipica della malattia neoplastica ed in seguito ai trattamenti che vengono posti in essere e che portando via le cellule sensibili selezionando quelle resistenti a determinate classi di farmaci.

Conoscere meglio il nemico consente terapie più mirate ed idonee.

La stessa ipertermia per le sue caratteristiche antitumorali ben si abbina ai nuovi agenti a bersaglio molecolare ed alla modulazione dell’angiogenesi tumorale che è propria dei più moderni preparati antineoplastici a disposizione dell’oncologo medico.

Dr. Carlo Pastore

Ipertermia nella sarcomatosi addominale

Ipertermia nella sarcomatosi addominale

lumacaDi cosa si tratta? E' una condizione clinica rara caratterizzata dalla diffusione esclusivamente endoaddominale di un sarcoma dei tessuti molli.

I tumori che più frequentemente portano a questa condizione clinica sono i sarcomi retroperitoneali, i sarcomi pelvici, i leiomiosarcomi dell'utero ed i GIST (tumori dello stroma gastrointestinale).

L'impiego dell'imatinib, nuovo farmaco a bersaglio molecolare, ha mutato la storia naturale dei GIST rivelandosi piuttosto efficace nel combattere quei tumori che esprimono una particolare caratteristica biologica (legata all'oncogene c-kit).

Per gli altri sarcomi si impiega una terapia farmacologica sistemica che non sempre ha risultati brillanti. L'ipertermia si può collocare proprio nell'ottica di un potenziamento locoregionale dell'attività dei farmaci che vengono introdotti nell'organismo per via sistemica.

Altro approccio molto interessante consiste nella perfusione di chemioterapici nell'addome in ipertermia (chemioipertermia intraddominale).

Studi recentissimi indicano un ruolo proapoptotico nei sarcomi dei tessuti molli esercitato dalla melatonina che può essere impiegata nell'ottica di un trattamento integrato.

Dr. Carlo Pastore

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