Crioconservazione degli ovociti
Preservare la fertilità prima del trattamento con chemioterapia
Preservare la fertilita' della donna e' ora possibile: la tecnica di vitrificazione degli ovociti permette a donne che devono essere sottoposte a chemioterapia, interventi chirurgici sull'ovaio, o non possono andare incontro ad una gravidanza in eta' giovanile di conservare gli ovociti per lunghi periodi e postporre la gravidanza.
Negli ultimi anni i progressi nel trattamento delle malattie oncologiche, in particolare dei tumori del seno leucemie e linfomi, hanno permesso la guarigione da queste patologie in un alta percentuale di pazienti, e specialmente i pazienti in età giovane ed in età riproduttiva che potrebbero aspirare ad avere figli. In questi pazienti il trattamento chemioterapico per lunghi periodi con farmaci antiblastici tossici per le gonadi, ovaie e testicoli, cosi come per i gameti, ovociti e spermatozoi, può comportare l'insorgenza della sterilità dovuta ad un danno irreversibile delle gonadi e la scomparsa dei gameti sia femminili che maschili.
L'insorgenza dell'azospermia negli uomini, e della menopausa precoce nelle donne sono le complicanze del trattamento chemioterapico, con la compromissione delle possibilità riproduttive. Questi pazienti prima di essere sottoposti a chemioterapia dovrebbero essere informati di questo possibile danno, e della possibilità di ricorrere alla conservazione dei gameti, sia ovociti che spermatozoi, tramite la criopreservazione ed il loro "banking" anche per lungo tempo. Se negli uomini questa possibilità è disponibile da molti anni ormai, con la crioconservazione del liquido seminale, recentemente è divenuta disponibile anche per le donne, tramite la "vitrificazione" e la crioconservazione degli ovociti.
La Società Americana di Oncologia Clinica ha dal 2006 emanato delle linee guida in proposito dove si afferma che ai pazienti giovani andrebbe sempre consigliato prima di essere sottoposti a chemioterapia di effettuare la crioconservazione dei gameti, specialmente nelle donne giovani ancora in età riproduttiva.
Per queste pazienti da alcuni anni è disponibile la crioconservazione degli ovociti tramite vitrificazione, ovvero il congelamento rapido degli ovociti in azoto liquido (circa –200°), che potranno essere utilizzati in seguito, quando la donna lo desidererà, per essere fertilizzati tramite l'ICSI (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo) e gli embrioni cosi ottenuti reimpiantati in utero.
Questa tecnica è largamente utilizzata in tutto il mondo per preservare la fertilità in donne che devono essere sottoposte a chemioterapia, in pazienti affette da endometriosi e che devono essere sottoposte a chirurgia ovarica, e in donne che devono o vogliono post-porre la gravidanza. In Italia al momento solo l'Università di Bologna ha un programma per la preservazione della fertilità in pazienti oncologiche convenzionato con il sistema sanitario nazionale.
Questo servizio è disponibile privatamente anche presso il Centro di Sterilità "Hungaria" .
Tramite una stimolazione ovarica particolare, che consente di mantenere nei limiti fisiologici i livelli di estradiolo, utilizzando il Letrazolo (Femara), un farmaco utilizzato anche nel trattamento ormonale del tumore al seno, iniziando dal primo giorno del ciclo, si ottengono nelle ovaie delle donne numerosi follicoli maturi, dai quali tramite il prelievo con ago sottile per via trans vaginale si recuperano gli ovociti da vitrificare.
Il costo per paziente è di 2500/3000 euro (incluso ricovero in day hospital, prelievo ovocitario, vitrificazione degli ovociti, monitoraggio follicolare e stimolazione ovarica).
Dott. Marco Sbracia
Tel. 3479037433
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