Cura della nausea e del vomito
Nausea e vomito da chemioterapia
I recenti progressi dell'oncologia hanno consentito di diminuire l'impatto sulla qualità della vita dei pazienti affetti da tumore causato da questi sgradevolissimi sintomi.
Lo sviluppo di nuove molecole antitumorali caratterizzate da scarso potere emetizzante (cioè provocante la nausea ed il vomito) e di nuovi antidoti (ad esempio il palonosetron) ha migliorato nettamente la qualità di vita dei pazienti oncologici.
Quando si impiegano taluni farmaci ancora cardine terapeutico in alcune condizioni patologiche (ad esempio il cisplatino nelle neoplasie polmonari) si possono però prendere opportuni accorgimenti. Il desametasone è presidio fondamentale contro nausea e vomito.
Somministrato ad opportuni dosaggi, determinati in base alla potenza emetogena del chemioterapico ed alle condizioni generali del paziente, consente di frenare sia nausea che vomito.
Esistono poi dei potenti antiemetici ad azione centrale che agiscono sulla zona encefalica che esegue il monitoraggio della presenza di eventuali sostanze tossiche nel sangue e se le rileva innesca nausea e vomito.
Questi sono derivati dell'ondansetron e l'ultimo arrivato di questa famiglia di farmaci è denominato palonosetron. Tale farmaco persiste molto a lungo nel circolo sanguigno garantendo una protezione maggiore e più duratura. Utilissimi nel combattere la nausea ed il vomito da chemioterapia sono poi i procinetici ad azione periferica (metoclopramide, domperidone, levosulpiride, clebopride).
Anche una infiammazione della mucosa gastrica può innescare la sensazione di nausea e provocare il vomito, pertanto durante i trattamenti in chemioterapia è consigliabile una gastroprotezione con inibitori di pompa protonica od anti-H2, abbinati se il caso a protettori di parete (magaldrato, sucralfato).
Dr. Carlo Pastore