I marcatori tumorali
I marcatori tumorali
Eccoci qui a parlare dei fantomatici marcatori tumorali. Tali analisi consistono nel dosaggio nel sangue di alcune sostanze (perlopiù proteiche) prodotte dal tumore e riversate nel circolo sanguigno.
Verrebbe da pensare: faccio le analisi, se i valori dei marcatori sono alti ho un tumore! Sbagliato!! I marcatori tumorali vanno impiegati e prescritti solo nel follow-up (controllo nel tempo) di una patologia tumorale già accertata e sottoposta a dei trattamenti.
Ad esempio: se prima di un intervento chirurgico trovo un valore di un marcatore pari a 100 e dopo l’intervento trovo lo stesso marcatore a 10, possono monitorarne l’andamento nei controlli periodici ed allarmarmi se il marcatore torna a salire. I marcatori tumorali non hanno una sensibilità ed una specificità del 100%, potendosi trovare alterati anche in alcune condizioni di patologia cronica (ad ex. Diabete, calcolosi della colecisti, gastrite etc.) ed in molte condizioni infiammatorie.
Un’eccezione tra i marcatori per la fase diagnostica può essere rappresentata dal PSA per la valutazione della patologia prostatica e dal Ca 125 per l’ovaio. Per tali marcatori dei valori molto elevati sono indice di allarme e ci si deve attivare per ulteriori indagini.
Dr. Carlo Pastore