Mesotelioma
Il mesotelioma rappresenta una neoplasia maligna legata allo sviluppo tumorale nell’ambito delle sierose dell’organismo (pleura, peritoneo).
A seconda del distretto corporeo nel quale si sviluppa si parlerà di mesotelioma pleurico od addominale (o peritoneale). La crescita è perlopiù locale con problemi legati all’ingombro ed all’infiltrazione dei tessuti circostanti da parte della massa tumorale nonché dalla produzione di liquido legata all’irritazione pleurica (o peritoneale) portata dalla presenza delle cellule tumorali aberranti.
La diagnosi è istologica o mediante citologia sull’eventuale liquido di versamento che si produce. La prima opzione (ove possibile ) è chirurgica. Nei mesoteliomi peritoneali è possibile impiegare una metodica denominata chemioipertermia intraperitoneale con peritonectomia (hipec).
Consiste nel'eseguire durante la procedura chirurgica di asportazione del peritoneo malato un lavaggio ad alta temperatura con chemioterapici (aumentandone così l'efficacia e la penetrazione nei tessuti). Nei mesoteliomi pleurici è senza dubbio indicato il talcaggio (procedura di chirurgia toracica mediante la quale si provvede all’adesione con talco dei foglietti pleurici e si evita il continuo riformarsi del versamento).
Localmente per frenare la crescita, qualora vi sia del versamento, si può iniettare all'interno del medesimo (se non si può eseguire una chirurgica maggiore) un chemioterapico (in genere mitomicina C). Il mesotelioma ha una crescita piuttosto lenta nel tempo anche se si presenta come una neoplasia assai difficile da combattere a causa della sua resistenza a chemioterapia e radioterapia.
Esistono schemi di chemioterapia più aggressivi e moderni che comunque possono ridurre la massa tumorale (i farmaci più impiegati sono i sali del platino ed il pemetrexed). Un approccio sperimentale moderno è l'impiego di antiangiogenetici (principalmente bevacizumab) o di immunomodulanti (nivolumab o pembrolizumab)
Tale patologia presenta anche la problematica legata al dolore (spesso intenso) dovuto all’infiltrazione locale. L’ipertermia ha un ruolo in tale tumore quando non vi sia versamento massivo (pleurico o ascitico). Si può applicare oltre che se non vi è versamento anche se quest’ultimo è stato drenato o è stato praticato il talcaggio.
Prof. Carlo Pastore