La recidiva
La recidiva
La recidiva… una delle parole più temute e più temibili in oncologia.
In effetti una patologia tumorale recidivante presenta delle difficoltà in più nel suo trattamento rispetto ad una malattia che si presenta per la prima volta.
Questo perché innanzitutto la recidiva può interessare organi e strutture non suscettibili di asportazione chirurgica ed inoltre perché può insorgere in pazienti che sono già stati trattati in chemioterapia e/o radioterapia presentando una resistenza a trattamenti già sfruttati.
Come si colloca in questo contesto l’ipertermia? Ipertermia vuol dire allo stato dell’arte una terapia coadiuvante di ottimo livello, soprattutto non invasiva, indolore, non invalidante.
Quindi in questo stato di malattia senza dubbio abbinabile a quanto non è stato impiegato nel contesto adiuvante.
Oggigiorno la biologia molecolare ci aiuta grandemente nella lotta ai tumori e quando la malattia si ripresenta è buona norma prelevare un nuovo frammento di tessuto per eseguire una nuova analisi istologica accurata.
Il fenotipo ed il genotipo delle cellule tumorali mutano nel corso di quella crescita tumultuosa ed incontrollata tipica della malattia neoplastica ed in seguito ai trattamenti che vengono posti in essere e che portando via le cellule sensibili selezionando quelle resistenti a determinate classi di farmaci.
Conoscere meglio il nemico consente terapie più mirate ed idonee.
La stessa ipertermia per le sue caratteristiche antitumorali ben si abbina ai nuovi agenti a bersaglio molecolare ed alla modulazione dell’angiogenesi tumorale che è propria dei più moderni preparati antineoplastici a disposizione dell’oncologo medico.
Dr. Carlo Pastore