ARGOMENTO:

Egr. Dott.Pastore approfitto nuovamente della sua disponibilita' per un altra opinione, l'oncologa ci ha confermato no chirurgia e radioterapia ma solo chemio
Dati i pregressi problemi di epilessia (da anni prende medicine e sta bene) ha deciso per una monochemioterapia con gemcitabina 1-8 x 5 cicli e in seguito terapia biologica da decidere in base all'analisi di mutazione del gene EGFR sul pezzo operatorio.
Cosa ne pensa? Ho l'impressione, non applicando i protocolli, che ci siamo arresi.....
Purtroppo papa' e' giu di morale e non vuole sentire altre campane.....
La ringrazio nuovamente
Eleonora

Cara Eleonora,

la sola gemcitabina mi sembra pochino. Immagino che poi vogliano impiegare erlotinib ma mal si sposa il farmaco a bersaglio molecolare con la chemioterapia a base di gemcitabina. Avrei optato personalmente per farmaci diversi ma non essendo un mio paziente non posso certo decidere per i suoi curanti. Francamente... non so che dirti.

un caro saluto

Carlo Pastore

La capisco e mi scuso veramente tanto se continuo a disturbarLa e sto approfittando della sua disponibilia'...............
Io non so piu' che pensare....l'oncologa dice che la motivazione della terapia e' l'epilessia di mio papa' (che prende da anni dintoina e mysoline) e che potrebbe non essere piu' sotto controllo con altri medicinali le risulta?
La dott.ssa ci ha detto inoltre che non crede nella disgnosi precoce delle metastasi (Lei cosa ne pensa?) e che per questo ha lasciato passare 3 mesi di tranquillita' a mio papa' anche se aveva il sentore di cosa fossero i noduli.......che dire allora pr tanto cosi' puo' non fare terapia tanto mi sembra lo abbia gia' condannato....
Le faccio un'altra domanda stupida ma se cambio oncologo poi le terapie le posso fare vicino casa o nell'ospedale di riferimento di tale medico?
Gia' devo convinvere mio papa' a muoversi ma se sa di dover affrontare tutto lontano da casa sara' impssibile che accetti un secondo consulto ...
Di nuovo grazie grazie mille

Cara Eleonora,

mi sembra una situazione molto difficoltosa più che altro dal punto di vista psicologico (oltre che ovviamente per la serietà della malattia). Perdonami, comprendo lo sconforto di fronte alla malattia ma non comprendo la difficoltà ad agire. A mio avviso l'epilessia è un problema ben distinto rispetto all'approccio in chemioterapia ed in medicina complementare e non mi sembra insormontabile. Peraltro è possibile seguire in cooperazione con un neurologo l'andamento delle problematiche neurologiche. Per mia natura non amo un atteggiamento arrendevole di fronte alla malattia sebbene ovviamente sia il primo a sostenere che non occorre accanirsi se la partita è persa. Cosa che in questo caso non mi sembra, almeno non ora. Sono poi favorevole alla diagnosi precoce ed a non lasciare che sia senza tentare. Non credo che altri oncologi accetterebbero di seguire, eventualmente, le mie prescrizioni. In genere ogni medico tende a seguire una sua linea di condotta e giustamente prospettando una terapia si assume i rischi della prescrizione. Nessuno accetterebbe di correre i rischi (potenziali) di una terapia prescritta a distanza da un Collega. Qui a Roma io dirigo una Struttura oncologica privata ed è anche questo da mettere in conto, poichè le terapie vengono effettuate in regime privato (sebbene la Struttura sia convenzionata con numerosissime assicurazioni sanitarie private).

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore

Egr Dott le assicuro che il mionon e' un atteggiamento arrendevole ma solo confuso....purtroppo si leggono tante cose. Che non si riescono a comprendere e ho ricevuto poche spiegaz dai ns medici.
Inoltre ognuno mi prospetta possibilità diverse(lei ha escluso l'intervento ma un suo collega mi ha invece detto che prima bisogna fare degli esami x decidere ed avere certezza che non si possa fare) e per chi non ne capisce di medicina purtroppo potreste avere tutti ragione o torto.... Come decidere? Mi sento addosso una responsablita troppo grande nei confronti di mio papa' dopotutto si decide della sua vita!
Final mio papa' ha accettato di ascoltare un Secondo consulto in un centro specializz (che sia pero' convenz con SSN poiché a parte le visite penso non ci potremmo permettere di pagare anche terapie purtroppo) ma senza tanti spostam ( anche in previsione delle terapie da effettuare') Lei mi può consigliare sulla zona di Milano?
La ringrazio sempre immensamente

Cara Eleonora,

su Milano non saprei dove indirizzarti.

un caro saluto

Carlo Pastore