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ARGOMENTO:

La carcinosi peritoneale 15 Anni 6 Mesi fa #81

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore Autore della discussione
Quello in oggetto mi sembra un tema di estremo interesse vista la grande varietà di tumori che tendono ad invadere il peritoneo. Tale struttura che riveste e contiene i visceri addominali è spesso colonizzata da tumori che nascono soprattutto nel tratto gastroenterico. Senza contare poi la possibilità di tumori mesoteliali primitivi del peritoneo. Questo distretto è di difficile trattabilità poichè rappresenta una nicchia farmacologica cioè una area del corpo scarsamente vascolarizzata nella quale i farmaci iniettati per via sistemica giungono in quantità minore e spesso non riescono ad ottenere una efficacia terapeutica. Numerosi approcci chirurgici sono stati tentati e vengono tuttora attuati. In particolare la chemioipertermia intraperitoneale con peritonectomia (vedi sito www.marcelloderaco.com ). Nuovi farmaci sembrano promettenti anche instillati nella cavità peritoneale e tra i diversi soprattutto il bevacizumab. Anche l'immissione nel cavo peritoneale di mitomicina C può avere un suo effetto nel rallentare la progressione di malattia e soprattutto il formarsi del liquido ascitico. Questa infatti è una delle più evidenti problematiche connessa alla colonizzazione del peritoneo da parte delle cellule tumorali. Esse mediante un meccanismo irritativo e sostitutivo fanno accumulare liquido nella cavità peritoneale con evidente disturbo per l'equilibrio dell'organismo e con effetto compressivo sui visceri addominali. Il drenaggio mediante paracentesi talvolta si rende necessario oltre una energica terapia diuretica (con attenzione però all'equilibrio idro-elettrolitico). L'ipertermia esterna trova anche indicazione in questo tipo di problematiche facilitando l'arrivo nel distretto indicato dei farmaci antitumorali e per effetto antineoplastico diretto. Certamente occorre che l'ascite non sia imponente o che se vi è molto liquido questo venga drenato prima di intraprendere il trattamento in ipertermia.

Dr. Carlo Pastore

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