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ARGOMENTO:

Carcinoma uroteliale. 13 Anni 2 Settimane fa #788

  • Palma
  • Avatar di Palma Autore della discussione
Buonasera,dottore, ha risposto in altra sede ad una mia richiesta di consulto,e dal momento che mi ha infuso coraggio,le scrivo direttamente,nella speranza di ricevere ulteriore risposta.Mio padre è stato sottoposto a nefrectomia radicale in gennaio,esito istologico"carcinoma uroteliale T3G3N2".il primo marzo,nuovo intervento per ureterectomia e asportazione linfonodi (lei stesso mi rincuorò,dicendomi che la prassi oncologica prevede il secondo intervento,data la situazione compromessa stabilita dalla prima ipotesi)..Esico del nuovo intervento:negativo.
L'oncologo decide per le chemio,ma prima chiede degli accertamenti.Otto giorni dopo l'intervento,il primo che mio padre trascorre a casa,insorge la febbre.Cistoscopia e cistografia non rilevano nulla.Ecografia e TAC mostrano linfocele.Linfocele aspirato lunedì 4 aprile.Chemio rimandate,in quanto in presenza della febbre non si possono sommonistrare.

E' corretto che le chemio non possano essere effettuate su persone con febbre?solo in caso di febbre alta,o anche decimi,es 37??

Se la febbre non deriva da infezioni varie,vie urinarie,vesciva,bronchi eccetera...potrebbe essere sintomo della neoplasia?

dottore..le chiedo ancora...se può rispondermi,sinceramente...un carcinoma urroteliale che ha invaso il rene,e due linfonodi...è solo curabili,o anche...guaribile??

L'oncologo leggendo la TAC e vedendo ingrossamento di surrene e presenza di altri linfonodi(da premettere che i 16 asportati sono negativi...),ha ipotizzato.---senza dirlo con certezza--che fossero "verosimilmente patologici"
E che rimandare la chemio corrisponde ad annullare la sua efficacia.
Ma con la febbre,niente chemio:un serpente che si mangia la coda...mi sembra d'impazzire...

Grazie.

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Re:Carcinoma uroteliale. 13 Anni 2 Settimane fa #789

Gentile Utente,

una neoplasia di questo tipo con questa diffusione è ad alto rischio di recidiva. Ciò non toglie che se non vi è evidenza di diffusione macroscopica ulteriore può essere teoricamente guaribile. La chemioterapia adiuvante (abbinata direi ad ipertermia locoregionale) è utile. La febbre può essere di varia natura, non è da escludere a priori anche l'ipotesi di correlazione con la neoplasia. Personalmente eseguirei degli accertamenti per escudere l'ipotesi infettiva ed inizierei un trattamento oncologico specifico.

un caro saluto

Carlo Pastore

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