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Tumori del colon: fattori prognostici 15 Anni 6 Mesi fa #78

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore Autore della discussione
Le neoplasie del colon rappresentano un tumore assai diffuso nel mondo e soprattutto in quello Occidentale dove le abitudini di vita, alimentari e voluttuarie concorrono alla sua genesi. Anche la stipsi cronica è legata all'insorgenza di tale patologia poichè le feci, ricche di sostanze di scarto e tossiche, stazionando a lungo sulle pareti intestinali alterano le cellule di rivestimento della mucosa. Una dieta povera di fibre altresì non facilita la pulizia intestinale ed analogamente favorisce l'insorgenza di queste neoplasie. Importantissima la prevenzione con controlli periodici a mezzo colonscopia soprattutto oltre i 40 anni o se vi è una spiccata familiarità per questo tipo di tumore. Quando la malattia è presente e viene asportata chirurgicamente occorre valutare l'opportunità di una terapia adiuvante post-operatoria. Nella decisione entrano le condizioni generali del paziente, l'età, altre patologie concomitanti e lo stadio della malattia. Il coinvolgimento di organi a distanza impone un trattamento chemioterapico e la valutazione di un intervento di metastasectomia (se le metastasi sono operabili e non troppo diffuse). Analogamente il coinvolgimento dei linfonodi asportati durante l'intervento al colon indica la necessità di un trattamento chemioterapico. Il superamento da parte del tumore della parete del viscere con coinvolgimento del grasso pericolico o del peritoneo (anche focalmente) merita un trattamento chemioterapico. L'istotipo mucinoso presenta una maggiore aggressività biologica e già di per se fa propendere per una terapia adiuvante. La scelta del trattamento, dei farmaci da impiegare è condizionata dalle caratteristiche biologiche del tumore. L'espressione dell'EGFR e la presenza di k-ras non mutato (vedi altri articoli sul sito www.ipertermiaroma.it) aprono la porta all'utilizzo di nuovi farmaci a bersaglio molecolare. Farmaci molto impiegati nel tumore del colon sono il 5-Fu, l'oxaliplatino, l'irinotecan, il bevacizumab, il cetuximab, il panitumumab, il raltitrexed, la capecitabina, la mitomicina C, il tegafur. Alcuni di essi sono datati e tuttavia dotati di una certa efficacia.

Dr. Carlo Pastore

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