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ARGOMENTO:

Alternat. terapeutica di epatocarcinoma su cirrosi 13 Anni 3 Settimane fa #767

  • Mattia
  • Avatar di Mattia Autore della discussione
Stimato Dr.Pastore,

vorrei qualche Suo suggerimento a riguardo della malattia che ha colpito mio padre (60 anni). Le spiego brevemente, sei settimane fa hanno diagnosticato una cirrosi molto avanzata, causata da un’epatite auto immune con epatocarcinoma multifocale. È presente un’importante ipertensione portale, di tipo trombotico e/o neoplasico, con asciti trattata con diuretici e al momento con due sedute di paracentesi, ogni volta hanno tolto due litri di liquido. I valori della bilirubina sono 2,4 mg/dl e l’alfafetoproteina è di 30000 kiu/l. I medici dell’ospedale di Padova, reparto epatobiliare, ci hanno informato che secondo loro non ci sono i margini per poter trattare la malattia di mio padre e che quindi non utilizzeranno la chemioembolizzazione e nemmeno il Sorafenib, come invece avevano pensato di poter fare.
Le mie domande sono due: la prima ho sentito parlare del farmaco cubano Escozul e volevo sapere se poteva essere utilizzato da mio padre; la seconda è se con questa situazione clinica sia possibile utilizzare l’ipertermia?
Noi siamo di Padova, abbiamo già fissato un appuntamento con la Sua segretaria per il giorno 31 di Marzo alle ore 16:00 nel suo studio di Roma, ma prima di partire per un viaggio inutile gradiremmo una sua opinione. Se vuole possiamo inviarLe via mail tutta la documentazione clinica in nostro possesso.

In attesa di una sua cortese risposta le porgo Distinti Saluti
Mattia Brunello

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Re:Alternat. terapeutica di epatocarcinoma su cirrosi 13 Anni 3 Settimane fa #769

Gentile Sig. Mattia,

la situazione si presenta assai seria. Nondimeno tenterei, con le dovute cautele, una terapia con Nexavar (sorafenib) ed ipertermia previa valutazione di persona delle condizioni generali del paziente. In questa patologia trova collocazione anche l'ipertermia total body ed una terapia con estratto di zebra fish per os. L'escozul è ancora in fase di testing ed a oggi posso dire di non aver riscontrato molto di più che un miglioramento delle condizioni generali in alcuni pazienti. Troppo presto per dire se possa avere un qualche effetto antineoplastico. Doserei inoltre la cromogranina A per verificare se è possibile una terapia aggiuntiva con octreotide. Tutte le terapie hanno in questa condizione clinica ovviamente l'intento di prolungare il più possibile la sopravvivenza ma soprattutto nel miglior modo possibile.

un caro saluto

Carlo Pastore

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