Egregio professor Carlo Pastore,
sono una ragazza che ha il papà di anni 77 affetto da adenocarcinoma gastrico plurioperato (2008 - primo intervento con rimozione di una parte dello stomaco). Dal primo intervento si è rimesso benissimo ( prima di scoprire la malattia ha sempre goduto di ottima salute).
Dopo l intervento ha eseguito un ciclo di chemio di 6 mesi senza effetti collaterali. Era costantemente sotto controllo tanto che ad ottobre 2010 abbiamo scoperto facendo una gastroscopia che c era una recidiva sul moncone gastrico di ADK mucinoso dello stomaco. L'oncologo mi ha subito detto di rivolgermi al chirurgo (dott. Percudani Maurizio) che in data 15.11.2010 lo ha sottoposto ad intervento: de - gastro gastrectomia totale, splenectomia, resezione coda del pancreas, resezione parete colica, exresi metastasi diaframmatiche, lisi di aderenze.
purtoppo la pet fatta ad ottobre non evidenziava una malattia così estesa.... se nn le dispiace le riporto in breve la descrizione dell'intervento: "incisione sottocostale bilaterale: sezione dei muscoli con bisturi elettrico; legatura e sezione dei vasi epigastrici superiori. lisi di aderenze visceroparietali che barrierano tutta la regione sovrameso-colica. All'esplorazione della cavità non si apprezzano metastasi epatiche; allal palpazione si rileva presenza di neoplasia del moncone gastrico, che infiltra il colon trasverso e fa corpo con il pancreas; è presente un nodulo metastatico che fissa il trasverso e lo stomaco al diaframma.si sezionano l 'ansa afferente ed efferente al di sotto della anastomosi con il moncone gastrico, si seziona tangenzialmente la parete del colon transverso, che appare infiltrata ed inglobata nella recidiva, con GIA 75 ..., si seziona la coda del pancreas con GIA. ecc ecc..".
invece il risultato della biopsia è il seguente: Recidiva di adecarcinoma gastrico (A4,A5), infiltrante tutta la parete e il cellulare fibroadiposo periviscerale (A8,A9). indenni i margini di resezione. La neoplasia infiltra il cellulare fibroadiposo a ridosso del diaframmae per breve stratto, i suoi fasci di fibrocellule muscolari striate (B3,B4,B5), e il cellulare fibroadiposo omentale (c1,C2).Parenchima splenico con aree di infiltrzione emoragica recente.
Ora dopo un lungo periodo di convalescenza piano piano inizia a mangiare. é molto magro, pesa solo 40 kg per 1.50 di altezza e dice di sentirisi sempre gonfio ed una sensazione di cintura che gli stringe la pancia. E' seguito presso una struttura della provincia di lecce e l'oncologo dice che ha la carcinosi peritoneale (usa anche cerotti durogesic 25mg) e che è spacciato (3-4 mesi di vita). Io vivo a genova e ho chiesto un parere ad un oncologo che afferma di nn capire dove hanno visto la carcinosi peritonelae. inoltre ha un versamento pleurico destro che lo lasciano lì e nn mi dicono se si deve fare qualcosa. Hanno fatto mettere a mio padre il cvc e in data 7/3/2011 ha iniziato la chemio (se nn erro CPTII + FUFA) 1 volta la settimana e sembra reggerla anche se più forte di quella di due anni fa.
io sono disperata e molto confusa.. c'è o nn c'è la carcinosi peritoneale? il CEA e il Ca 19.9 vanno bene , il Ca 125 è un pò più alto 52. è bene fare la chemio oppure è solo un accanimento terapeutico? tanti mi dicono di lasciar perdere..So benissimo che nn è possibile una guarigione, ma nn voglio arrendermi e voglio fare tutto il possibile per migliorargli la vita.
Nel suo sito internet ho letto che c’è la metodica dell’ipertermia efficace nel trattamento dei tumori. Vorrei sapere se può essere opportuna per mio padre, mi può dare per cortesia il suo parere per questo caso? mio padre vive a lecce, io a Genova. mi dica cosa fare per fissare un appuntamento con lei e se per il momento è sufficiente venire da sola con cartelle cliniche oppure se è necessario portare papà.
La ringrazio di cuore e le porgo Cordiali Saluti
Annarita