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ARGOMENTO:

Terapia per tumore al polmon non a piccole cellule 13 Anni 4 Mesi fa #553

  • iannis
  • Avatar di iannis Autore della discussione
Salve, dottor Pastore, avevo letto le sue risposte anche su un altro forum medico autorevole.
Brevemente descrivo la situazione di mia madre, 62 anni, di Pavia, diagnosticata a febbraio di un tumore polmonare non a piccole cellule, non operabile, per coinvolgimento di linfonodi mediastinici. Dopo 4 sessioni di cisplatinum+ alimta (pemetrexed) c'è stata una certa riduzione della lesione principale e di alcuni linfonodi, ma è subentrato un secondarismo a una vertebra, di 15 mm. Non sintomatica. Non è stata ritenuta opportuna la radioterapia essendo al lesione ossea non sintomatica. Si è optato per il taxotere come agente singolo.
Dopo 4 sessioni questo chemioterapico ha avuto maggior successo: una generale riduzione di tutti i linfonodi, diversi, totalmente scomparsi, una riduzione e calcificazione della metastasi singola ossea.
L'oncologa aveva anche prospettato che se la metastasi ossea si rivelava inattiva per la situazione toracica si poteva pensare a un'operazione chirurgica. Il chirurgo contattato tuttavia ha detto che non sarebbe sicuro al 100% di poter rimuovere tutto. Così senza voler fare una PET o una biopsia alla vertebra, l'oncologa ha già fissato due altre sessioni di chemioterapia, che si era rivelata efficace.
Io mi sento frustrato, sia per l'illusione dell 'operazione, sia perchè a varie richieste all'oncologa non viene mai risposto positivamente, ad esempio so che viene usata la radioterapia stereotassica per lesione ossee singole, e mi è stato detto che non ce l'hanno e comunque non è superiore a quella tradizionale, se chiedo dell'avastin e altri prodotti simili anti-angiogenetici, mi si dice che provocano emorragie interne mentre so che vengono usate, e che comunque non rientra nei protocolli. Già il fatto di usare un agente singolo mi sembra limitativo, soprattutto visto che le condizioni generali di mia madre sono buone e ha sopportato bene il taxotere e lo zometa associato così come la precedente chemio.
Su una terapia con anche LDN (low dose Naltrexone) mi si dice che non ci sono studi e potrebbe essere rischioso. Ora mi sto informando come altri per l'Escozul.
Volevo chiedere, potrebbe essere il caso di interessarsi all'ipertermia? Non abbiamo particolari assicurazioni, ma se il prezzo non è eccessivo vorrei provare. L'unico problema è la distanza, a Roma.
Perchè io sono perfettamente consapevole della gravità della malattia, ma una maggiore durata della sopravvivenza, un periodo più o meno lungo di stabilità se non una ulteriore regressione, per me hanno molta importanza, tanto più che tra un mese mia madre diventerebbe nonna.
Grazie mille per la consueta cortesia che spero potrà avere anche con me.

Gianni Balduzzi

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Re:Terapia per tumore al polmon non a piccole cellule 13 Anni 4 Mesi fa #554

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore
Gentile Sig. Gianni,

comprendo benissimo la situazione. Alla monochemioterapia con docetaxel (Taxotere) ed all'acido zoledronico (Zometa) si potrebbe abbinare della gemcitabina. Inoltre doserei la cromogranina A per verificare se è presente componente neuroendocrina nella neoplasia e se quindi si può associare anche octreotide. Avastin (bevacizumab) è farmaco che può avere effetto nelle neoplasie polmonari e frequentemente lo assumono i miei pazienti. L'ipertermia risulta indicata in questa condizione, essendo ottima terapia coadiuvante. Ho alcuni pazienti in trattamento che assumono di loro iniziativa escozul, avendolo reperito a Cuba. E' ancora troppo presto per poter trarre delle conclusioni.

Per un appuntamento con me di persona si può contattare il numero 331 9584817

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore, oncologo

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Re:Terapia per tumore al polmon non a piccole cellule 13 Anni 4 Mesi fa #555

  • iannis
  • Avatar di iannis Autore della discussione
Ecco, la sua risposta mi frustra di più, perchè non mi è stato prospettato ciò dagli oncologi a Pavia. Nulla sulla cromogranina A. La gemcitabina presumo non l'abbiano prescritta per il discorso fatto più volte di non "giocarsi tutte le cartucce" subito. Sull'Avastin mi era stato risposto che si usa solo in prima linea e in altre linee solo come sperimentazione, tra l'altro mia mamma era stata rifiutata da una sperimentazione con un prodotto simile perchè si richiedeva una progressione nel torace, che per fortuna negli ultimi 9 mesi non c'è mai stata. domani abbiamo appuntamento con un oncologo con cui parlerò di quanto lei mi ha detto, ma vorrei poi contattare lei stesso.
Sull'Escozul io non mi faccio illusioni, mi basta sapere che non ci sono controindicazioni nel prenderlo, anche sotto chemio, e allo stesso proposito conosce l'uso del LDN (Low dose Naltrexone), sarebbe un adiuvante del sistema immunitario ma avevo letto che aiutare il sistema immunitario mentre si è sotto chemio è negativo, per l'effetto di contrasto alla chemio stessa (che invece cerca di deprimere il sistema immunitario del tumore). Scusi per eventuali stupidaggini scientifiche da me scritte. Ammiro molto la capacità di vivere a contatto con tanta ansia e sofferenza e angoscia da parte di voi oncologi, da parte mia sono sempre nell'ansia che mentre parliamo le cellule crescano e proliferino, mi basterebbe una sorta di cronicizzazione, come molti dicono.
Cordialmente

Gianni Balduzzi

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Re:Terapia per tumore al polmon non a piccole cellule 13 Anni 4 Mesi fa #556

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore
Gentile Sig. Gianni,

la stimolazione del sistema immunitario, anche in corso di chemioterapia, non ha controindicazione. Altra cosa è invece impiegare i fattori di crescita per i globuli bianchi durante la somministrazione di un chemioterapico (ad esempio in infusione continua). Sono due cose ben distinte. In sostanza se si distruggono cellule tumorali ed aumenta il quantitativo di cellule alle quali presentare i frammenti di queste cellule per potenziarne il riconoscimento è positivo.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore

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Re:Terapia per tumore al polmon non a piccole cellule 13 Anni 4 Mesi fa #557

  • iannis
  • Avatar di iannis Autore della discussione
Grazie mille. intende dire che lo stimolo dei fattori di crescita dei globuli bianchi è negativo? Era un'intenzione dei medici farlo per mia madre, ma per fortuna non ce ne è stato bisogno perchè gli esami del sangue sono sempre stati buoni.
Una domanda: il centro di ipertermia oncologica di San Genesio ed Uniti (PV) è affidabile? Lo conosce? Per noi sarebbe ottimale essendo vicinissimo a casa nostra.

Cordialmente

Gianni Balduzzi

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Re:Terapia per tumore al polmon non a piccole cellule 13 Anni 4 Mesi fa #558

  • carlopastore
  • Avatar di carlopastore
Gentile Sig. Gianni,

intendo solamente dire che la stimolazione del sistema immunitario in un paziente oncologico non è dannosa, in generale. Stimolare invece la produzione di globuli bianchi durante la somministrazione di chemioterapia è preferibilmente da limitare. Non conosco personalmente il Centro di Pavia, mi spiace.

un caro saluto

Carlo Pastore

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