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ARGOMENTO:

carcinoma peritoneale di origine ovarica 3 Anni 3 Mesi fa #2605

  • marina
  • Avatar di marina Autore della discussione
Buongiorno dottore
alla mia mamma e' stato diagnosticata a fine giugno dopo una tac con mezzo di contrasto una carcinosi peritoneale originata da carcinoma ovarico.
A inizio luglio l abbiamo ricoverata d urgenza in Humanitas Rozzano in quanto si era riformato il versamento pleurico gia' formatosi a fine maggio (in prima istanza le venne fatta una toracentesi) e in Humanitas le hanno fatto una toracoscopia con biopsia e talcaggio.
L esito della biopsia ha confermato l'origine ovarica del carcinoma.
L''oncologo le ha prescritto alcuni cicli di chemioterapia che sono iniziati il 10 agosto.
Data l'eta' (79 anni) le fanno una terapia settimanale a base di carboplatino cui dovrebbe seguire una terapia ogni tre settimane con carpoblatino e taxolo (in base alla tolleranza).
Nel frattempo si e' formata una cospicua ascite per la quale due giorni fa le hanno fatto una paracentesi aspirando 5 litri di liquido (non potevano aspirarne di piu' hanno detto).
La mia domanda e' la seguente:
secondo lei non sarebbe opportuno abbinare alla chemioterapia classica anche un farmaco a bersaglio molecolare?
La mia convinzione e' che da fine giugno quando si e' avuto l'esito della tac si sia perso tanto tempo e che anche l'ascite se fosse stata trattata in modo preventivo magari si poteva evitare.
Credo che il centro oncologico dove siamo attualmente la stia' curando in modo un po' troppo blando in quanto non sufficientemente preparati su questo tipo di tumore.
Inoltre le chiedo se abbinando alla chemioterapia qualche seduta di ipertermia potrebbe trovare giovamento la mamma dato che non si muove quasi piu' (ha gambe e piedi molto gonfi) fa fatica a camminare e mangia molto poco?
Attendo un suo cortese riscontro e la ringrazio anticipatamente per la risposta.

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carcinoma peritoneale di origine ovarica 3 Anni 3 Mesi fa #2606

Gentile Marina buongiorno.

L'ascite verosimilmente legata alla presenza di malattia peritoneale. Con il procedere della terapia oncologica dovrebbe regredire. Lo schema terapeutico è adattato sicuramente alla condizione generale della Paziente ed all'età. Ulteriore approfondimento fattibile per eventuale sequenziale terapia a bersaglio molecolare e' la verifica della presenza della mutazione BRCA. Ipertermia si, ma non deve essere presente più di due litri di versamento ascitico. Si può pensare di impostare anche uno schema di sostegno fitofarmaceutico per migliorare attitudine immunitaria. Per eventuale consulto più circostanziato con me, visionando documentazione clinica completa, e' possibile contattare il numero 331 9584817.

Cari saluti

Carlo Pastore, specialista in oncologia - www.ipertermiaitalia.it

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