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ARGOMENTO:

Metastasi epatiche 11 Anni 4 Mesi fa #1688

  • chicco
  • Avatar di chicco Autore della discussione
Buona sera volevo porvi una domanda mio padre di anni 70 il 17 aprile 2013
e stato operato per resenzione colon sx per tumore maligno. Risultato istologico pt: 3 pn:0 M:1 Stadio IVB. Dalla RSM post operataria risultano almeno 6 lesioni focali caraterizzate da seganle ipointenso nelle sequenze t1 pesate modesta iperintesitanelle sequenze t2 pesate con cercine iperintensoe segnale ipeintenso nelle sequenze t1 pesate in diffusione prevalentemete in sede periferica. Il referto e riferibile a localizzazioni secondarie di diametro compreso tra pochi mm e circa 3,5 cm. Dal referto operatorio e parola del chirurgo non si evidenziano sudette mtx. Come mai questa discrepanza dal referto operatorio e RSM ? Alla succesiva visita oncologica l'oncologo per sicurezza gli ha fatto fare una biopsia al fegato. Risultato istologico materiale inviato nodo epatico 5 segmento. Diagnosi materiale essudatizio inglobante minimi frustoli ( il maggiore delle dimensioni inferiori a un mm) sede di adenocarciroma moderatamnete differenziato (G2) compatibile con la segnalata primitivita dal grosso intestino. Esame citologico Diagnosi limitatamente alla scarsa quota cellulare diagnostica: reperto sospetto per cellule neoplastiche. A detta dell'oncologo l'unica terapia per queste cellule e la chemioterapia ma dato che mio padre soffre di insufficenza renale cronica grave con ultimo esame creatinina a 4,7 BPCO e scompenso cardiaco non puo farla. A detta dell'oncologo l'unica soluzione e l'intervento chirurgico sempre che riesca a farlo nelle sue condizioni di salute. Volevo sapere da voi se questa terapia di ipertermia potrebbe andare bene? La ringrazio anticipatamente per una vostra risposta.

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Re: Metastasi epatiche 11 Anni 4 Mesi fa #1689

Gentile Utente,

si tratta di una condizione di malattia purtroppo assai seria. Le lesioni verosimilmente sono all'interno del parenchima epatico (non superficiali) e quindi non visibili dall'esterno all'occhio del Collega chirurgo in campo operatorio. Inoltre, anche se fosse stata eseguita una ecografia intraoperatoria, la RMN ha una risoluzione maggiore e vede di più. In effetti le patologie concomitanti pregiudicano la possibilità di un trattamento chemioterapico energico e si potrebbe valutare la possibilità di un trattamento locoregionale in termoablazione o in embolizzazione selettiva. Per tale valutazione occorre un radiologo interventista (vedi ad esempio articolo del Dott. Torcia su questo portale). La strada chirurgica classica, poi, se le lesioni sono resecabili e chirurgo ed anestesista reputano che si possa intervenire è assai valida. Si potrebbe ulteriormente valutare un trattamento di supporto nefrologico nonchè cardiologico e magari agire con chemioterapia a basso dosaggio (chemioterapia metronomica) (coadiuvati, ripeto, dall'operato di un nefrologo ed un cardiologo) in combinazione con ipertermia oncologica. Il tutto al fine di farlo stare il meglio possibile, il più a lungo possibile.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it

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