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ARGOMENTO:

Adenocarcinoma peritoneale 11 Anni 5 Mesi fa #1658

  • claudioriccardi
  • Avatar di claudioriccardi Autore della discussione
Salve Dr Pastore.

Un mio carissimo amico di 51 anni è stato sottoposto ad una laparotomia esplorativa all'Ospedale di Mantova. All'intervento veniva rilevata una massiva carcinosi peritoneale di tipo miliare che interessa tutta la superficie peritoneale parietale e viscerale, l'omento e i mesi. Veniva confermata l'adesione dell'omento alle pareti del colon destro. Vista l'impossibilità di qualsiasi atto chirurgico curativo, venivano eseguiti prelievi biotipici multipli sul peritoneo e sull'omento. L'esame istologico estemporaneo parlava di localizzazioni di carcinoma poco differenziato. L'esame istologico definitivo parla di metastasi peritoneali multiple di edenocarcinoma poco differenziato con aspetti a cellule ad anello con castone; le cellule neoplastiche esprimono CDX2, CX20 e CK7. La estesa espressione di CDX2 depone per primitività dal grosso intestino.
Ora il mio amico è stato trasferito in Oncologia e sta per iniziare la chemioterapia endovenosa.
Quello che le chiedo è se l'ipertermia può, in questo caso, essere applicata come terapia "di rinforzo" alla chemioterapia.
Spero in una sua risposta.

Cordiali Saluti.

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Re: Adenocarcinoma peritoneale 11 Anni 5 Mesi fa #1659

Gentile Sig. Claudio,

da quanto leggo direi di si. L'ipertermia può essere impiegata come coadiuvante sinergico con intento proapoptotico, adiuvante rispetto ai chemioterapici antiblastici, immunomodulante, antalgico locoregionale. Il paziente non deve avere però pacemaker e/o defibrillatore impiantato, voluminose placche o stent metallici nell'area corporea da trattare. Se presente versamento ascitico non vi è controindicazione assoluta ma deve essere preventivamente drenato.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it

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