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carcinosi peritoneale ovarica 11 Anni 11 Mesi fa #1361

  • tofanelli
  • Avatar di tofanelli Autore della discussione
Gentile dottor Carlo Pastore,a mia mamma e' stata diagnosticata una carcinosi peritoneale di origine ovarica.E' stata sottoposta ad una peritonectomia associata alla chemio ipertermia intraperitoneale,avvenuta dopo due cicli di tre chemio.Durante l'operazione le e' stata applicata una stomia provvisoria.E' riuscita a recuperare a fine dicembre dello scorso anno ma il valore del ca125 ha continuato ad aumentare e dopo essere stata sottoposta a due pet tac a distanza di un mese l'una dall'altra e' stata evidenziata una lieve ripresa della malattia.A Gennaio di quest'anno ha avuto la prima ostruzione intestinale,dopo la quale c'e' stato consigliato di sottoporla ad un ciclo di chemio per attenuare le aderenze che si stavano formando.Dopo altre due ostruzioni e' stato possibile praticare la prima chemio,ma ad oggi non e' possibile riprendere la terapia date le condizioni fisiche di mia madre e il perdurare di queste ostruzioni.Le volevo chiedere conferma se queste ostruzioni sono risolvibili soltanto con chemioterapia(mia madre secondo i medici,vista l'operazione dello scorso anno attualmente e' inoperabile) e dato che ho sentito una sua intervista del 2010,in merito all'Escozul(attuale Vidatox)volevo sapere cosa ne pensa adesso a riguardo.La ringrazio fin d'ora per il tempo che mi vorra' dedicare.

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Re: carcinosi peritoneale ovarica 11 Anni 11 Mesi fa #1363

Gentile Utente,

la problematica delle subocclusioni è da attribuire verosimilmente alla ripresa di malattia tra le anse intestinali complicata dalle briglie aderenziali del pregresso intervento. Da quanto trascritto riterrei opportuno verificare mediante nuova TC con mdc torace - addome - pelvi (integrata eventualmente con RMN addome - pelvi) lo stato di malattia e se vi è margine per intervento chirurgico più risolutivo sulla condizione del tratto gastroenterico. Se così non fosse per quantità di tessuto malato l'unica strada percorribile (condizioni generali permettendo) è un nuovo trattamento chemioterapico differente da quelli praticati in passato combinato con ipertermia. Ovviamente combinati con una energica terapia di supporto. Escozul, per quanto ho avuto modo di rilevare nella mia casistica personale, in pazienti che di propria iniziativa lo hanno reperito ed assunto, non ha inciso sulla patologia oncologica. Per trarre delle conclusioni certe occorrerebbero comunque studi ampi su base internazionale.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it

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