ARGOMENTO:

Caro Dottore, siamo dei figli disperati al cui padre, un uomo pieno di vita di 68 anni, è stato asportato in ottobre del 2007 un tumore maligno di primo grado alla vescica e dopo aver concluso un ciclo di chemio di 9 mesi ad una eco addome completo sono risultate delle metastasi al fegato con sospetto di un tumore ad un altro organo diverso dala vescica.
Dopo aver fatto una TAC, una PET ed una GASTRO con BIOPSIA, è stato diagniosticato un carcinoma allo stomaco con metastasi al fegato ad uno stadio non operabile.
Siamo distrutti dal dolore, soprattutto perchè non presenta nessun sintomo, sembra stia bene infatti quando abbiamo parlato con i dottori sembrava ci stessero parlando di un'altra persona.
Non riusciamo a capacitarci, ci sentiamo impotenti e soprattutto non sappiamo cosa fare, c'è chi ci dice (l'oncologa che lo ha seguito) che deve iniziare per il 26 agosto un ciclo di chemio PALIATIVE, che non lo porteranno alla guarigione ma che cercheranno di non far avanzare ancora di più il tumore;
altri ci consigliano di non fare nulla e di aspettare che si spenga piano piano, che gli si chiuda lo stomaco o che vada in coma epatico, perchè le chemio che dovrà fare saranno devastanti.
Non sappiamo deciderci, babbo sà di avere una forte ulcera e delle metastasi al fegato e niente più.
Ora le allego copia di ciò che ci hanno rilasciato all'ospedale di torino e il risultato dell'esame istologico delle parti asportate con la GASTRO.
Vorremmo solo avere un consiglio o un suggerimento sulla strada da percorrere.
Con la speranza che possa aiutarci la salutiamo e aspettiamo una risposta.
Grazie

Gentile Utente,

la situazione si presenta piuttosto seria. Le neoplasie gastriche in fase metastatica sono assai difficili da trattare. Ciò detto, però, è a mio avviso utile intraprendere un trattamento chemioterapico, magari in combinazione con un trattamento in ipertermia sul fegato. I chemioterapici che abbiamo a disposizione per tale tipo di neoplasia sono piuttosto energici e spesso offrono dei buoni risultati in termini di controllo di malattia. Effettuare una terapia combinata ha anche lo scopo di limitare eventuale sintomatologia dolorosa combattendo la malattia tumorale in modo specifico. Per quanto riguarda il protocollo da impiegare direi che deve prevedere il docetaxel (Taxotere) dimostratosi piuttosto efficace nelle neoplasie gastriche. Altri farmaci papabili per una associazione sono il cisplatino, la capecitabina, la doxorubicina (o l'epirubicina) ed il 5-fluorouracile. Consiglio il posizionamento di un port-a-cath (catetere venoso centrale) per somministrare più agevolmente la terapia endovenosa.

un caro saluto

Dr. Carlo Pastore