ARGOMENTO:

Salve. Approfitto ancora della sua disponibilità.

I chirurghi che mi seguono avrebbero già fissato l'intervento per la penultima settimana di giugno.
A questo punto però dovrei prima eseguire una pet total body il più urgentemente possibile. Lei per caso saprebbe indicarmi un centro in cui eseguire la pet con tempi di attesa di una settimana??? Questo per avere poi il tempo di avere la consulenza con Milano prima dell'intervento....Mi rendo conto che è probabilmente un tempo si attesa "impossibile", però tentar non nuoce....aggiungo che non avrei problemi a spostarmi su tutto il territorio italiano.

Le pongo poi un'altra domanda, ovunque si parli di Pet, il suo valore aggiunto viene individuato nella grande capacità di prevedere in anticipo lo sviluppo di una neoplasia, visto che lavora sul metabolismo...alla luce di ciò, è possibile fare una pet il 27 dicembre, con referto assolutamente negativo, e sviluppare poi a fine maggio (5 mesi) una neoplasia che praticamente infiltra e coinvolge tutta una emilingua???? A me sembra strano, ma purtroppo tutti i medici con cui ho parlato concordano solo su un fatto:"in medicina non ci sono certezze"!!!!!

Grazie mille in anticipo.

Gentile Utente,

suggerirei il Centro SDN (convenzionato) di Napoli. E' possibile contattarli al numero 081 2408111 anche a mio nome. La PET è una metodica funzionale e sfrutta il metabolismo, generalmente, più elevato delle cellule tumorali per individuarle. Ahimè il tumore può modulare la sua crescita nel tempo ed attraversare periodi di un metabolismo più lento (questo è dovuto all'eterogeneità della popolazione cellulare ed alle mutazioni continue nel tessuto tumorale); per tale motivo si possono avere dei falsi negativi se il tumore ha una crescita ed un metabolismo poco elevati.

un caro saluto

Carlo Pastore

Salve.
Abbiamo deciso per l'intervento. Abbiamo usufruito di due consulenze, una all'INT e l'altra allo IEO: entrambe concordano sul fatto che la via migliore sia la chirurgia, anche se l'asportazione di tutta la lingua lascia concrete possibilità che possa anche non riuscire a tornare a mangiare o bere per via orale....ed in quel caso si ricorrerebbe all'alimentazione via Peg.
Di fronte ad altri casi che ho potuto conoscere posso ritenermi ancora fortunato.....
Le faccio due domande:
dopo l'intervento avrebbe senso un ciclo di ipertermia a scopo preventivo o è una sciocchezza??? Inoltre esistono terapie "biologiche", o farmaci con evidenza scientifica provata che possano aiutare poi l'organismo ad aumentare le sue naturali difese contro questo tipo di malattie??? Lo chiedo perchè purtroppo in giro si legge di tutto (Thè verde, aloe, per non parlare di ben più pericolose medicine alternative), ed in queste situazioni penso che uno degli errori più grossi possa essere quello di essere attratti da "facili alternative", che quando va bene hanno quantomeno l'effetto di distogliere l'attenzione e le energie del paziente dal percorrere la strada corretta verso il tentativo di guarigione prospettato dalla medicina tradizionale.
Grazie ancora per la disponibilità e le risposte sempre molto utili, un saluto.

Gentile Utente,

bene per l'intervento. Un grande in bocca al lupo per questo. Dopo l'intervento la risultanza istologica indirizzerà verso il tipo di terapia post-chirurgica più idonea. L'ipertermia in quel caso può avere un ruolo coadiuvante rispetto ad un nuovo trattamento chemioterapico e/o radiante. La fitoterapia e la medicina complementare può essere abbinata ma sotto attenta guida medica affiancandosi alle terapie antiblastiche specifiche.

un caro saluto

Carlo Pastore