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ARGOMENTO:

leiomiosarcoma - richiesto consulto 9 Anni 9 Mesi fa #1904

  • BarbaraAssenza
  • Avatar di BarbaraAssenza Autore della discussione
:unsure:

Buongiorno Dottore,

Le riepilogo brevemente la storia di mia mamma. Esattamente due anni, nel gennaio 2013, veniva operata per leiomiosarcoma uterino, togliendo tutto utero, tube e ovaie. Stadio della malattia tra il II e III. Dopo l’intervento, viene eseguita chemio a scopo adiuvante con Gemcitabina+Docetaxel per 3 cicli, l’ultimo viene sospeso in quanto non tollerata data l’altissima tossicità. Nel Novembre 2013, viene operata per recidiva polmonare precoce ed evidenziava già lesione retroperitoneale para-ortica e a breve, rapida comparsa di nuove lesioni polmonari, in successivo e attuale aumento dimensionale.

La situazione non sta migliorando e la tumefazione in zona para-ortica sta causando compressione sul rene, dove già ad ottobre era stato posizionato uno STENT. Mia mamma attualmente presenta dei forti dolori, molto intensi. Nella penultima TAC di settembre la tumefazione para-ortica risultava ridotta, mentre nell’ultima di dicembre è tornata alle dimensioni di 6 mesi fa ma si è avvicinata troppo al rene.

Io le chiedo un suo parere in quanto i dolori, la nausea e l'inappetenza sono sempre più intensi.

Siamo stati 15 giorni fa anche dal dottor PL del San Gerardo di Monza per avere un suo parere e lui ci ha proposto delle cure complementari da associare a una eventuale chemio con Gemcitabina o Trabectedina:
Magnolia+Graviola, Curcuma, Aloe+Mirra, Methoxytryptamina+ Melatonina

Mia mamma attualmente sta seguendo anche immunoterapia biologica con Adjuvant Plus 6 + alimentazione vegana.

cosa ne pensa se integrassimo anche l'ipertermia?

Grazie anticipatamente,
Barbara

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leiomiosarcoma - richiesto consulto 9 Anni 9 Mesi fa #1905

Gentile Sig.ra Barbara,

innanzitutto, a mio avviso, occorrerebbe, prima di intraprendere un nuovo trattamento specifico, eseguire una restadiazione completa mediante TC total body + cranio e finestra ossea con mezzo di contrasto.

Il leiomiosarcoma è patologia purtroppo aggressiva e scarsamente responsiva a trattamenti monodirezionali; bene si è fatto e si farà ad intraprendere un percorso multimodale integrato.

Oltre un opportuno trattamento in chemioterapia (per il quale non ripeterei farmaci già impiegati poichè verosimilmente le cellule malate hanno acquisito una resistenza), valuterei un eventuale trattamento radiante locoregionale. Le nuove metodiche di radioterapia conformazionale consentono di ridurre le lesioni con risparmio il più possibile del parenchima sano circostante.

Per quanto riguarda i possibili farmaci antiblastici, posso suggerire, da specialista in oncologia medica che pratica quotidianamente trattamenti in chemioterapia, una terapia con trabectedina o pazopanib. Altri farmaci potenzialmente attivi in queste forme neoplastiche sono l'etoposide, la dacarbazina, la temozolomide, il bevacizumab. Solo per citarne alcuni e sottolineando che la scelta deve essere dettata anche dalla condizione generale della Paziente.

Trattandosi di un leiomiosarcoma a partenza uterina, opportuno testare sul pezzo istologico l'eventuale presenza di recettori per estrogeno e progesterone. Alcune forme possono giovarsi, a recettori presenti, di terapia di inibizione ormonale.

L'ipertermia in linea generale rappresenta in questa forma neoplastica valido coadiuvante sinergico.

La terapia integrativa proposta dal Collega (che ben conosco e stimo) è opportuna ed appropriata. Lo stimolo immunitario nella patologia oncologica riveste importanza di rilievo.

Cari saluti

Prof. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it
Ringraziano per il messaggio: BarbaraAssenza

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leiomiosarcoma - richiesto consulto 9 Anni 9 Mesi fa #1906

  • BarbaraAssenza
  • Avatar di BarbaraAssenza Autore della discussione
Buongiorno Dottore,

la ringrazio innanzitutto per il gentile riscontro.

Posso inviarle a un suo indirizzo e-mail l'ultima TC, in modo da avere un suo parere?

Per quanto riguarda la chemio, mia mamma ha fatto i 3 cicli "preventivi" dopo l'operazione con Gemcitabina+Taxotere, l'ultimo fu interrotto perchè non lo reggeva più. Da allora, quindi 1 anno e mezzo fa, non ha più fatto chemio in quanto siamo rimasti "traumatizzati" dagli effetti devastanti e per questo abbiamo deciso di intraprendere strade alternative (vischio+immunoterapia biologica). Sopratutto, ho letto che la chemio è poco efficace contro i sarcomi, cioè se avessimo qualche rassicurazione in più su una reale riduzione della massa ci potremmo riprovare, ma non ce lo assicura nessuno che non vengano invece altre metastasi? Per questo siamo piu propensi per provare altro, presso l'istituto dei tumori ci hanno sconsigliato un trattamento radiante a livello para-ortico a causa dei rischi di tossicità e rischi sugli organi circostanti. e se provassimo con la terapia complementare del Dottor PL + ipertermia + immunoterapia biologica?
Mia mamma ha uno stent di PERCUFLEX vicino all'uretere, non ci sono problemi con l'ipertermia?
Grazie ancora per la sua preziosa disponibilità.
Cari saluti,
Barbara

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Ultima Modifica: da carlopastore. Motivo: privacy

leiomiosarcoma - richiesto consulto 9 Anni 9 Mesi fa #1907

Gentile Sig.ra Barbara,

non di rado mi capita di trattare un leiomiosarcoma in chemioterapia. Debbo dire che si possono ottenere dei risultati, soprattutto personalizzando il trattamento rispetto ai parametri del Paziente ed alle caratteristiche biologiche della patologia. Ovviamente, per il mio modo di operare dal punto di vista clinico, in combinazione con la porzione terapeutica complementare. Per una valutazione in terapia radiante potrebbe essere utile raccogliere anche il parere del Collega Dott. Fanelli che presta la sua opera professionale in Empoli presso la struttura Ecomedica. Altrettanto ovviamente, nella piena libertà di scelta terapeutica, si può perseguire anche altra strada condivisa in famiglia. L'ipertermia può essere eseguita se lo stent non è metallico. Per avere una idea del percorso terapeutico non è sufficiente visionare un referto TC. Occorrerebbe visitare la Paziente e visionare documentazione clinica completa (incluse immagini radiologiche ed esami ematochimici recenti).

Un caro saluto

Prof. Carlo Pastore, oncologo - www.ipertermiaitalia.it

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leiomiosarcoma - richiesto consulto 9 Anni 9 Mesi fa #1908

  • BarbaraAssenza
  • Avatar di BarbaraAssenza Autore della discussione
Gentile Dottore,

la ringrazio vivamente per i suoi riscontri.

Lo stent è di PERCUFLEX, si può applicare l'ipertermia? il centro di Verona dice che forse non si può, mi hanno chiesto di sentire anche l'urologo. io so che lei è tra i maggiori esperti, quindi vorrei sapere cosa ne pensa. Mi hanno detto che la temperatura massima è di circa 42,5°.

Per un eventuale visita, per caso le capita di salire anche a Milano?

Grazie,
Barbara

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leiomiosarcoma - richiesto consulto 9 Anni 9 Mesi fa #1910

Gentile Barbara,

per quanto in mia conoscenza non dovrebbero essere costituiti da materiale metallico. L'ultima parola spetta però certamente all'urologo. Importante è che non sia una lega metallica.

Purtroppo io visito solo in Roma. Avendo reparto di oncologia medica da dirigere, visite ambulatoriali e trattamenti in ipertermia non mi è possibile compiere grandi spostamenti.

Cari saluti

Carlo Pastore, oncologo

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